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LA CRA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

Come sapete la nostra Direzione di Struttura, in ottemperanza al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 04/03/2020 (art.1 lettera m) e visti i Decreti precedenti, ad inizio del mese di marzo ha stabilito la chiusura degli accessi ai visitatori, fatte salve le eccezioni straordinarie indicate dal Ministero della Salute.
In questo difficile momento per tutto il nostro Paese, ci siamo mobilitati per tutelare i più fragili, schierandoci al loro fianco creando un muro invisibile attorno alla Struttura.
Sapendo che la chiusura degli accessi era una scelta doverosa e responsabile sapevamo anche che avrebbe creato sofferenza ai nostri cari oltre la “barriera”.
Abbiamo creduto fortemente nell’importanza di creare delle nuove opportunità per valorizzare le relazioni personali e quegli affetti fortemente colpiti dall’isolamento, cercando di accorciare in qualche modo le distanze. 
Ciò è stato possibile fin dal 17 marzo, utilizzando le tecnologie disponibili e facilmente reperibili ai più, come la videochiamata tramite Skype con appuntamenti programmati.
Non sono mancate quindi le adesioni e le conferme del gradimento di tale iniziativa, che ha risollevato gli animi e creato nuovi punti di contatto con noi.
Abbiamo vissuto accanto ai nostri Ospiti momenti molto intimi, delicati e densi di emotività, in grado di infondere ai loro familiari e ai nostri Operatori rinnovata fiducia ed un punto di vista diverso.
Entrare nelle case delle famiglie, anche se virtualmente, sentire il loro calore e il bisogno di stare uniti è un'esperienza che segna il cuore profondamente.
Seppure con questa modalità anomala, si sono festeggiati anniversari di matrimonio, spente candeline, godute canzoni accompagnate da una bella chitarra accordata per l’occasione, riunite generazioni di parenti lontani ma vicini, salutato nipotini, rivisto i propri animali domestici, cari amici... non si sono lesinati baci e abbracci inviati sì attraverso gli schermi, ma con affetto sincero. Siamo diventati un prolungamento di chi non potendo avrebbe voluto dare una carezza al proprio caro.
Ci auguriamo e vi auguriamo di poter tornare presto alla condizione in cui i sorrisi non debbano più essere celati dalle mascherine.